E’ bello raccontare delle storie agrarie di successo. Soprattutto perché da esse traiamo ispirazione per la nostra imprenditorialità in cantina ed in vigneto. In questo breve post voglio così raccontarvi della Cantina Settecani, che grazie alla visione morale e pratica del proprio presidente e dei suoi tecnici ha adottato il protocollo di sviluppo sostenibile VIVA quasi dalla sua nascita. Consentitemi di chiamarli per nome queste persone che oggi mi sono amiche, Stefano, Renato, Liliana e Fabrizio. Dopo un iniziale investimento della loro cantina cooperativa hanno raggiunto la prima certificazione di sostenibilità di un prodotto. Successivamente, avendone avuto riscontri positivi in termini di crescita e di mercato, di visibilità ed il riconoscimento della Regione Emilia – Romagna hanno raggiunto oggi la certificazione di organizzazione e di prodotto per 3 delle loro etichette di punta: : 7 BOLLE Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP, oltre che per 7 Note Pignoletto DOC Modena Spumante, Vini del Re Lambrusco Grasparossa di Castelvetro D.O.P.
La cantina SETTECANI è una Società Cooperativa che opera dal 1923 nella pigiatura delle uve prodotte dai propri soci. La base sociale conta n. 195 aziende associate, con la produzione di circa 48.000 Q.li di uva di cui 70% Lambrusco Grasparossa DOC di Castelvetro, 20% Pignoletto, 10% Trebbiano. Cosa ha fatto in questi anni con il programma analizzare, quantificare, comprendere e verificare i potenziali impatti connessi all’acqua, identificare le aree maggiormente impattanti in termini di emissioni di GHG con il fine migliorare la propria performance ambientale e ridurre le emissioni di GHG dell’organizzazione, mediante studi che potranno essere la base di progetti futuri e per l’ottimizzazione del packaging e della supply chain; sono stati inoltre raccolti i dati e prodotti i materiali e documenti relativi ai requisiti delle tre diverse sezioni previste da protocollo per l'applicazione dell'indicatore territorio per entrambi gli anni di progetto.
L'applicazione del protocollo e dei relativi indicatori ha consentito l'emersione e la consapevolezza di alcune criticità tra cui le più rilevanti elencate di seguito:
- numero eccessivo passaggi vigneto e compattazione del terreno
- miglioramenti da effettuare sul packaging dei prodotti finiti su (in ordine di importanza): bottiglia di vetro, scatola di cartone, gabbietta;
- miglioramenti da effettuare sulla distribuzione del prodotto finito (al momento risulta elevato il contributo del trasporto in macchina poiché buona parte delle vendite sono al dettaglio);
- necessità di limitazione dei consumi energetici in cantina;
- necessità di limitazioni dei consumi di acqua in cantina;
- miglioramento trattamenti prodotti fitosanitari
- gestione contaminazione puntiforme e reflui lavaggio irroratrici problematica;
- miglioramento relazione tecnica su eventuali nuovi impianti;
- miglioramento del sistema di monitoraggio delle ore di lavoro aziendali;
- miglioramento della formazione
Nel complesso attraverso l'adozione del protocollo sono state definite scelte e strategie aziendali gestionali sostenibili, che includono il coinvolgimento e la consapevolezza del management e che hanno portato all’adozione di migliori pratiche agricole, alla riduzione delle emissioni di carbonio associate al prodotto e l’ottimizzazione del packaging, della supply chain e alla capacità di diffusione al pubblico di informazioni relative alla performance aziendale.
Poiché la sostenibilità non viene generalmente considerata come un mezzo per aumentare i rendimenti economici, molte aziende sono ancora riluttanti a fare nuovi investimenti in questa direzione e la mancata comprensione del fenomeno e la varietà dei sistemi di certificazione le fa esitare ancora di più. La cantina Settecani rappresenta quindi un esempio virtuoso perché ha visto nell'applicazione di un percorso di sostenibilità certificata un mezzo per la creazione di valore. Valore che è oltre la qualità del vino ma di un sistema efficiente identitario di quel territorio e della sua comunità.
Quindi un invito a seguirla e, soprattutto visitarla. Contattateli perché vi ospiterà perché, mi scordavo di dirvi, la cooperativa oggi offre anche una moderna demofarming in vigneto per la gestione sostenibile dei prodotti fitosanitari attraverso un area attrezzata per la preparazione, raccolta e decontaminazione.
Prof. Ettore Capri
ettore.capri@unicatt.it
Direttore Centro di ricerca Opera