Le tesi di laurea, in parte concluse ed altre ancora in fase di sviluppo, nate da ipotesi di ricerca a partire dal programma VIVA e presentate durante la riunione annuale, studiano attraverso l’applicazione delle discipline economiche, sociali e ambientali, gli elementi connessi alla sostenibilità in vitivinicoltura: i nostri studenti hanno lavorato su analisi con riferimento alle strategie manageriali e gestionali in materia di sostenibilità, sviluppo di azioni e programmi di responsabilità sociale d’impresa e tracciabilità di filiera, anche tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie, prima fra tutte quelle della blockchain.
Mirta Casati, neo-laureata magistrale in Environmental and Food Economics (Università di Milano), ha presentato la sua tesi intitolata “Strategic drivers towards the implementation of sustainability certifications in the wine industry” (“Driver strategici verso l'implementazione delle certificazioni di sostenibilità nel settore enologico "). Mirta, ha intervistato, tramite la somministrazione di un questionario, alcune rappresentanti delle aziende VIVA ed altri responsabili aziendali “orientati” alla sostenibilità (per un totale di 92 aziende) con lo scopo di indagare le leve strategiche verso la sostenibilità. I risultati del suo studio suggeriscono che la certificazione agisce come una fonte esterna di vantaggio competitivo migliorando così l’efficienza produttiva e facilitando l’accesso alle nuove tecnologie.
Luca Radici, laureando magistrale in Economia e Gestione del Sistema Agroalimentare (Università Cattolica del Sacro Cuore e Wageningnen University), ha presentato il progetto di tesi, ora in fase di sviluppo, “Relationship of sustainability projects in the wine industry with supply chain vertical integration and risk exposure”. L'obiettivo del lavoro è studiare le relazioni tra i progetti di sostenibilità nel settore del vino, catena di fornitura verticale, integrazione e esposizione al rischio.
Luca Barro, laureando magistrale (Università di Venezia), propone invece un lavoro di tesi, ancora in fase di prima attuazione, su “La Responsabilità Sociale d’Impresa nel settore vitivinicolo”, che ha l’obiettivo di valutare l’influenza della RSI sulle performance e sui risultati aziendali, con particolare riferimento al settore vitivinicolo e al programma VIVA attraverso l’analisi di specifici casi studi.
Erica Grandis, laureanda in Mercati e Strategie d’impresa (Università Cattolica del Sacro Cuore), ha presentato il lavoro “Wine blockchain: l’innovazione dei sistemi di tracciabilità e certificazione nel comparto vinicolo”. L’obiettivo del progetto di tesi è quello di fornire, attraverso casi studio, un’analisi di rischi e benefici della certificazione blockchain con riferimento ai seguenti aspetti: certificazione della tracciabilità all’interno della filiera, controllo di qualità, gestione delle informazioni, trasparenza, gestione delle risorse, riduzione della contraffazione.
dott.ssa Francesca Walmsley
fswalmsley@gmail.com
Università Cattolica del Sacro Cuore